Sortino, concorrenza non gradita, sabotaggi ad agenzia funebre: 5 arresti

Sortino, concorrenza non gradita, sabotaggi ad agenzia funebre: 5 arresti

SORTINO – Sabotaggi, minacce verbali, l’esplosione di due colpi di pistola e il piano per un attentato dinamitardo. Queste le azioni messe in atto dal titolare di un’agenzia di onoranze funebri di Sortino, nel Siracusano, contro un’impresa concorrente. I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Siracusa e della Compagnia di Augusta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Catania, Stefano Montoneri, su richiesta della Dda etnea, per cinque persone accusate di illecita concorrenza con minaccia o violenza e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e porto di arma da fuoco. Reati aggravati dal metodo mafioso.
Il provvedimento è stato notificato ad Antonino Inturrisi, proprietario dell’agenzia di onoranze funebri di Sortino, 71 anni, Marcello Briganti, 52, Innocenzo Pandolfo, 54, già detenuto, Johnny Pezzinga, 22, e Vincenzo Puglisi, 48.
L’indagine è scattata nel maggio 2020 dopo la denuncia del titolare di un’agenzia di servizi funebri di Siracusa per minacce subite da un impresario concorrente per impedirgli l’esercizio dell’attività nel comune di Sortino. Giorni dopo furono esplosi due colpi di arma da fuoco contro la sede del negozio di onoranze. L’episodio è stato ripreso dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza. I militari hanno identificato il presunto attentatore e sequestrata l’arma utilizzata. All’attentato sono seguiti diversi “sabotaggi”: i manifesti funebri esposti nel comune di Sortino strappati o coperti da altri manifesti o alterati nelle date e ore relative alle funzioni religiose attraverso adesivi. Oppure fiori e le lapidi venduti al titolare dell’agenzia ad un prezzo superiore al consueto.
Nel novembre 2020 i carabinieri di Siracusa trovarono nella casa di un melillese cinque chili di polvere pirica destinata ad un attentato dinamitardo contro la sede dell’agenzia di onoranze funebri. L’uomo secondo i carabinieri è legato al clan “Nardo” di Lentini. “L’indagine – spiegano i militari dell’Arma – ha permesso di acclarare la ripartizione territoriale e di interessi tra il clan Santa Panagia di Siracusa ed il clan Nardo di Lentini

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