SORTINO – A Sortino la politica oramai si è ridotta alla parodia. La politica dovrebbe tornare ad essere ambiziosa,dovrebbe ritrovare il coraggio, la passione, la voglia di rischiare. La vera sfida è provare a provocare con le idee.La coerenza in politica è un valore non assoluto e spesso non è neanche coltivata. Oggi vi è una pseudo-politica incentrata sul pettegolezzo. Questo genera nei cittadini un naturale rigetto della stessa invece che una naturale compartecipazione. A Sortino la politica ha solo un ruolo marginale nella vita dei cittadini che legittima l’esistenza di gruppi di potere distanti dagli interessi generali e collettivi. La realtà quotidiana ci dimostra che i partiti, movimenti ecc. non agiscono all’interno della comunità sortinese, tranne qualche eccezione ma solo per meschine lotte di potere che la gente percepisce con disgusto. Questa situazione ha portato a Sortino e non solo, ad avere una società al centro della quale vi è l’individuo-consumatore e non la persona portatrice di valori. Lo spirito di base che muove il politico dev’essere quello del servizio, la politica deve mettere al centro i bisogni dei cittadini, non esiste la figura del politico di professione, altrimenti è stata tradita la vocazione iniziale.Politica è dimenticarsi di se stessi per servire gli altri, è sacrificio, se si perde questa dimensione, si diventa dei politicanti. In passato i cittadini si sentivano coinvolti nella politica, mentre oggi si è fratturato il rapporto di fiducia tra i rappresentanti e i cittadini, oggi il desiderio di potere e di privilegi viene posto davanti all’amore per il destino del proprio popolo. L’impegno politico deve essere qualificato e vissuto secondo la categoria tipica del servizio, con un’attenzione diligente e intelligente all’uomo, partendo da chi soffre maggiori disagi.
Una citazione di Tremaglia diceva: “Credo nei valori del radicamento, dell’identità e della libertà, nei valori che nascono dalla tutela della dignità personale. Sono convinto che la vita non possa ridursi allo scambio, alla produzione o al mercato, ma necessita di dimensioni più alte e diverse. Penso che l’apertura al sacro e al bello non siano solo problemi individuali. Credo in una dimensione etica della vita che si riassume nel senso dell’onore, nel rispetto fondamentale verso se stessi, nel rifiuto del compromesso sistematico e nella certezza che esistono beni superiori alla vita e alla libertà per la quale, a volte, è giusto sacrificare vita e libertà”.
Siamo lontani da questi pensieri e persone profonde che agivano esclusivamente al servizio, mi auguro che principalmente il Sindaco di Sortino che ha enormi responsabilità per non aver dato un vero cambiamento alla politica locale, lasciandola confinata alla disperata conquista e difesa del potere. La nuova generazione a Sortino sta crescendo senza punti di riferimento locali, tranne quelli creati da gruppi che costituiscono interessi egoistici che tengono schiavi i cittadini.