TAORMINA – Al Bacigalupo di Taormina, la Leonzio in 9 uomini (due giocatori espulsi oltre il tecnico bianconero), sfodera una prova con la “P” maiuscola, e riceve gli applausi dei propri sostenitori. Semifinale playoff che finisce ai tempi supplementari 3 a 2 per i padroni di casa, che proseguono la corsa per la finale del 7 maggio al De Simone, contro l’altra finalista Siracusa. Due gli episodi che hanno caratterizzato la partita, diretta in certi frangenti di gara, in maniera sbilanciata. La cronaca: passano in vantaggio i locali grazie a un’autorete della Leonzio al 34’. Il pareggio dei bianconeri non tarda ad arrivare con la rete di testa di Carbonaro, che insacca nell’angolino basso della porta taorminese. A poco meno di un minuto dalla fine del primo tempo (1 a 1) il direttore di gara abbonda con i cartellini gialli per la Leonzio e manda anzitempo negli spogliatoti La Mesa. Nella ripresa bianconeri ancora in vantaggio grazie alla rete di testa di Alessio Sangiorgio (1 a 2), risultato che rimane invariato sino a pochi minuti dalla fine dei 90 minuti regolamentari. Il vantaggio bianconero si interrompe grazie a un calcio di rigore assegnato dall’arbitro su segnalazione del guardalinee, che decide di assegnare il penalty molto contestato e pure duramente dagli spalti e dalla panchina bianconera. Pareggio raggiunto dal Taormina e risultato che chiude i tempi regolamentari. Leonzio che subisce ancora una decisione arbitrale che espelle D’Emanuele, lasciando in 9 i bianconeri e successivamente per proteste, anche il tecnico bianconero. Con due uomini in meno la Leonzio non demorde e stringe i denti in evidente inferiorità numerica. Ma le vibrate proteste della panchina arrivano quando Carbonaro è letteralmente scaraventato a terra in area, ma non ravvisato dall’arbitro che fa proseguire. Chiude, infine, allo scadere dei tempi supplementari la rete del Taormina che si aggiudica il match.