LENTINI – “ In questo tempo di Pandemia, vogliamo ricordate il sacrificio di Emanuele Ferraro, a 17 anni da quel terribile giorno. La città non dimentica e desideriamo che la figura di Emanuele sia esempio per altri giovani”. Lo ha detto il sindaco di Lentini Saverio Bosco, questa mattina, durante il diciassettesimo anniversario della strage di Nassiriya, dove morì Emanuele Ferraro, caporal maggiore scelto dell’Esercito Italiano e che ha visto coinvolti soldati italiani dalla Seconda guerra mondiale: l’attentato di Nassiriya, cittadina nel sud dell’Iraq, base del contingente inviato dall’Italia dopo la guerra a Saddam Hussein. Era il 12 novembre 2003, in piazza del Popolo davanti la statua che ritrae Emanuele. A deporre la corona d’alloro del Comune di Lentini sono stati il sindaco Saverio Bosco e Alessandro Ferraro, fratello di Emanuele, alla presenza deii genitori Dario Ferraro e Maria Cimino e il Tenente Colonnello Marco Marziano, responsabile dell’Attività territoriale dell’Esercizio. Poco prima don Alfio Scapellato, parroco della chiesa Cristo Re ha benedetto la corona d’alloro. “17 anni dalla strage di Nassiriya. Oggi tutta l’Italia ricorda e onora i nostri eroi, militari e civili, caduti per difendere la libertà e garantire la pace. A loro va il nostro ringraziamento e l’impegno di continuare a lottare senza sosta contro il terrorismo – ha detto il sindaco Saverio Bosco – per ricordare il nostro Emanuele e i militari uccisi negli attacchi terroristici alla base italiana in Iraq per l'”Operazione Antica Babilonia”.