Surfista salvato dalla Guardia Costiera di Augusta , tra  San Leonardo e Agnone Bagni

Surfista salvato dalla Guardia Costiera di Augusta , tra San Leonardo e Agnone Bagni

AGNONE BAGNI – Salvataggio, ieri pomeriggio, degli uomini della capitaneria di porto di Augusta nelle acque antistanti Agnone Bagni Alla sala operativa della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta è giunta una chiamata di soccorso, con cui si segnalava la presenza, in località San Leonardo, tra Agnone Bagni e Vaccarizzo, sul versante settentrionale del Compartimento Marittimo di Augusta, di un surfista in difficoltà, che si stava allontanando progressivamente, ed eccessivamente, dalla costa, a causa dell’improvviso ingrossamento del mare dovuto al repentino peggioramento delle condizioni meteorologiche, con sostenute raffiche di vento ed onde alte.
Immediatamente, è stata dirottata in zona sia un’autopattuglia, che l’unità navale CP 525, già impegnata nel porto Megarese di Augusta, unitamente ad autopompe e ad un’unità navale dei Vigili del Fuoco, a rimorchiatori portuali, ad altri mezzi dei servizi tecnico-nautici, ed a mezzi aerei di altre Amministrazioni, a causa dei numerosi incendi che ne hanno lambito il fronte-mare.
I Militari di pattuglia hanno preso contatti con il segnalante ed il coniuge del disperso, per acquisire elementi utili alla ricerca, che si presentava particolarmente difficile a causa delle sfavorevoli condizioni del mare.
La motovedetta CP 525 ha iniziato a pattugliare l’intera fascia costiera, allargando sempre più verso il largo lo schema di ricerca adottato, fino a quando l’equipaggio militare è riuscito ad avvistare, a circa 3,5 miglia (circa 7 chilometri) dalla costa, al largo di Agnone, il surfista, a cavalcioni della propria tavola, ormai esausto e sfiduciato che si allontanava sempre di più dalla costa.
Il malcapitato è stato preso a bordo dell’unità navale, e condotto in porto, ad Augusta, ove, dopo un controllo di carattere sanitario da parte di un’autoambulanza del Servizio 118, nel mentre allertata dalla sala operativa, è stato rifocillato presso la Capitaneria di Porto, e riconsegnato alle cure della famiglia.
Il positivo epilogo della vicenda, nel cuore dell’operazione “Mare Sicuro”, non esime dal dover sottolineare l’esigenza di raccomandare di prestare massima attenzione allo stato del mare e del tempo, e di non avventurarsi in acqua nel momento in cui le condizioni meteo-marine dovessero volgere al peggio.

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