Fine ottobre. Una panchina vista mare. 27° percepiti. Panettoni come meloni tra gli scaffali dei supermercati . Ah già, la wonder Giorgia Meloni Presidente del Consiglio è la novità, che riguarda un po’ tutti, più eclatante di questi ultimi mesi.
Pro e contro? Come sempre. Più di sempre.
E poi ci sono io, in pausa, dal lavoro. Il sole riflette sul display, ma riesco a scrivere comunque, l’unica noia è la mia contrattura alla spalla. Ci sono io che dall’ultima volta in cui ci siamo raccontati (ci siamo, perchè i feedback sono sempre tantissimi) ho, sostanzialmente, rivoluzionato gran parte di vita. Ci sono decisioni che vanno prese. Scelte che vanno ponderate sì, ma neppure tantissimo.
E sai quando sei disposto a fare le scelte più impensabili? Quando ti metti in gioco senza assecondare i limiti che, per qualche strana ragione, la tua testa continua ad avere. Scegli quando hai voglia di crescere. e di confrontarti con persone e contesti mai presi in considerazione se non per motivi differenti e/o necessità.
Scegli quando nessuno ti obbliga. Scegliere vuol dire: individuare tra più cose quella che, in base a un confronto fondato su valutazioni oggettive o soggettive, appaia più rispondente allo scopo o più adatta alle circostanze.
Ed ancora, scegli quando ti approcci con umiltà a tutto ciò che inizi (e fai!) e sei sì consapevole che, come in ogni contesto, non ti regalerà nulla nessuno. Scegli quando credi in te e hai l’ambizione (senza presunzione!) di poter fare bene.
Scegli quando non ti senti invisibile. Quando ti senti, a tutti gli effetti, attore della tua vita e sei disposto ad imparare quanto vali. Soltanto dopo, puoi imparare ad accettare i complimenti e le critiche. E sai perchè? Perchè in prima fila, nello spettacolo della vita, ci sei tu. Siamo noi, Tu, il pubblico. Decidi tu, come e dove andare in scena. Decidi tu, senza farti condizionare dal giudizio altrui. Soltanto quando riuscirai a fare tutto ciò, e riuscirai ad emozionarti per ciò che sei e fai, anche quei famosi limiti, di cui parlavo all’inizio, possono essere da spinta per coltivare i tuoi talenti più nascosti. Perchè sì, li hai anche quando non ci credi. Anche quando smetti di crederci.
Ribelle e dispettosa ( non tantissimo!) quale sono, ammetto di aver preso decisioni seguendo, anche, questi aspetti della mia personalità. Senza mai offuscare e limitare la mia libertà.
Frattanto il sole continua ad essere forte, si sentono le voci dei turisti ancora presenti in città e le urla dei ragazzi appena usciti da scuola. Sorrido e penso, alla novembrata , la prima della storia, quindi al caldo anomalo che in qualche modo non mi ha fatta alzare dal mio scoglio.
In realtà sono cambiate tante cose, sono cambiata anch’io, in così poco tempo che non ho avuto neppure modo di fermarmi un attimo a riflettere esclusivamente sul cambiamento in se.
Mi sono, pero’, resa conto di quanto io possa essere forte e fragile allo stesso tempo. Nell’arco di pochissimo tempo, aggiungerei. Qualsiasi sia il mio mood, sono sempre io, l’attrice protagonista della mia vita, e non debbo dare spiegazioni a nessuno. Se non continuare a sorprendermi di scoprirmi di volta in volta timida, coraggiosa, forte, triste, arrabbiata, etc etc…
Senza l’obbligo di incasellare sempre tutto e, soprattutto, senza il bisogno di dover compiacere a tutti (attenzione perchè si parla di patologia). Senza doversi definire, perchè è così che va’ fatto. Andrebbe fatto. Perchè lo so, ci sono casi e situazioni in cui è tutto dannatamente forzato, obbligato e incasellato. E allora e lì, che ti tocca (ci tocca!) interpretare il ruolo più coraggioso che esista. Il coraggio esiste perchè c’è la paura. Ricordalo sempre.
E sai cosa, sbaglia. Il buio serve alla luce. E la luce serve al buio!