PALERMO – “Voi giornalisti servite la comunità umana ed avete la missione di essere primi ricercatori della verità e, quindi, la responsabilità di mantenere una coerenza di vita rispetto alla missione che avete ricevuto. Custodite l’orgoglio di essere missionari, come i preti, siete infatti impastati della stessa pasta (…). Chi ha non la vocazione del missionario, per uno scoop è disposto a mettere in croce anche il proprio figlio. Anch’io, in questo senso, in questi due anni a Palermo, qualcosa l’ho assaggiata da parte di coalizioni di potere (…). La ricerca della verità oggi è difficile perché ci limitiamo a reagire di fronte agli eventi, ma non cerchiamo di decodificarli, non facciamo discernimento. Se però mettiamo a fondamento la persona, allora la nostra ricerca della verità è possibile”.
Sono le parole dell’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, presente oggi durante il seminario dedicato alla ricorrenza del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales.
Un seminario formativo, tenutosi presso il Salone Lavitrano del Palazzo Arcivescovile, promosso ed organizzato dall’Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana e dall’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Palermo in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa Siciliana.
Il tema è quello scelto da papa Francesco per la 52° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “La verità vi farà liberi” (Gv 8,32). Notizie false e giornalismo di pace”.
L’incontro, moderato dal direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali Pino Grasso, è stato molto partecipato: un centinaio i giornalisti presenti. I lavori si sono aperti con una commemorazione di Mario Francese, il giornalista ucciso dalla mafia quarant’anni fa, seguita dai saluti di Domenico Interdonato, presidente Ucsi Sicilia, dei consiglieri nazionali Ucsi, Gaetano Rizzo e Salvatore Di Salvo, e di Michelangelo Nasca, presidente Ucsi Palermo.
“La ricerca onesta della verità, – scrive Vania De Luca, presidente nazionale dell’Ucsi, in un messaggio dedicato all’incontro – il rispetto delle persone, le possibili strade di un giornalismo orientato a costruire la pace, rimangono per l’Ucsi i capisaldi non solo di un’attività quanto piuttosto di un’identità”.
Sull’analisi della comunicazione odierna, dei modi di farla, dei limiti e, nello stesso tempo, delle potenzialità, si sono alternati, nei loro interventi, i vari relatori. Maria Pia Farinella, consigliere dell’Odg Sicilia, si è soffermata sul tema del comunicare ed informare nell’era digitale: “Grazie al giornalismo partecipativo, che ha visto la sua nascita con Internet, oggi possiamo conoscere realtà in tempi immediati. In questo contesto hanno facile terreno le fake news, fenomeno che mira a ingannare e manipolare il cittadino oltre che tendere a fomentare i conflitti”. Massimo Bellomo, vicesegretario dell’Assostampa Sicilia, si è focalizzato sul precariato rivendicando un giornalismo di qualità possibile se fondato sulla verifica delle fonti e sulla deontologia. Ed infine don Paolo Buttiglieri, consulente ecclesiastico Ucsi Sicilia, ha affrontato la tematica partendo dalla Parresia come etica della verità: “Il nostro compito – ha sottolineato – non è quello di possedere la verità ma quello di informare, di descrivere dando la possibilità a chi legge/ascolta/vede di formarsi una propria opinione”.
La festa regionale è stata preceduta da diverse iniziative provinciali e diocesane, organizzate dalle diverse sezioni e dagli Ufficio di Comunicazione sociali delle Arcidiocesi e Diocesi.
A Siracusa l’arcivescovo metropolita di Siracusa Mons. Salvatore Pappalardo ha presieduto la celebrazione eucaristica di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. La messa è stata concelebrata, al Santuario della Madonna delle Lacrime, dal rettore del Santuario, don Aurelio Russo, e dal consulente ecclesiastico dell’Ucsi di Siracusa, don Giuseppe Lombardo. Presenti alla celebrazione il segretario dell’Ordine dei giornalisti, Santo Gallo; il segretario provinciale dell’Assostampa, Prospero Dente. A Patti nel pomeriggio di mercoledì, presso l’Auditorium «Sacro Cuore» di Sant’Agata Militello, si è svolto un corso di formazione professionale riservato ai giornalisti, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, scrittori e pubblicisti. L’incontro, moderato dal direttore responsabile dell’emittente televisiva «Antenna del Mediterraneo», Sergio Granata, ha visto alternarsi cinque relatori: don Pasquale Buscemi, docente di Teologia Morale presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania, che ha trattato il tema: “Dovere della verità: risvolti e prospettive etiche”, il Vescovo di Patti, mons. Guglielmo Giombanco, che ha parlato di “Giornalismo di pace nell’era di Papa Francesco”; l’avvocato Francesco Scalia che ha intrattenuto l’assemblea su: “Le bufale in Rete e la deontologia dei giornalisti”; Giuseppe Vecchio, presidente del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, su “Le regole del buon giornalismo oltre le carte deontologiche” ed il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Santino Franchina, intervenuto sul “Testo unico dei doveri del giornalista”. Al termine del corso, il Vescovo di Patti ha celebrato la Santa Messa per la festa di San Francesco di Sales, nell’adiacente Chiesa del Sacro Cuore; hanno concelebrato: don Enzo Smriglio, direttore dell’Ufficio diocesano delle Comunicazioni Sociali, mons. Michele Giordano, direttore di TeleMistretta, don Basilio Rinaudo, Assistente spirituale dell’Ucsi di Patti e don Fabrizio Terrasi, vicario parrocchiale. Ad ACIREALE. San Francesco di Sales è stato ricordato dalla sezione diocesana dell’Ucsi di Acireale attraverso una messa presieduta da mons. Giovanni Mammino, vicario generale della Diocesi acese, e concelebrata da don Marco Catalano e don Arturo Grasso, rispettivamente direttore e vicedirettore dell’ufficio comunicazione diocesano, nonché da don Orazio Greco, parroco della chiesa “Sacro Cuore” che ha ospitato la cerimonia liturgica. A seguire, nel salone parrocchiale, ha avuto luogo un incontro sul tema: “Giornalismo e false notizie al tempo della rete”. Ha relazionato il giornalista Gaetano Rizzo, consigliere nazionale dell’Unione cattolica della stampa italiana. Giovedi 25 a Messina dopo la Santa Messa, che si è tenuta nella chiesa di Santa Caterina, presieduta da mons. Giò Tavilla, consulente ecclesiastico della sezione Ucsi di Messina, è seguito un seminario formativo al quale sono intervenuti la giornalista Elisabetta Raffa in rappresentanza dell’Assostampa, il consigliere nazionale Odg e vicepresidente emerito, Santino Franchina e il presidente Ucsi Sicilia, Domenico Interdonato che ha ricordato la storia dell’Ucsi a Messina e in Sicilia ed ha voluto rendere omaggio con un minuto di silenzio all’indimenticato giornalista Mario Francese e a quanti hanno sacrificato la propria vita in difesa della verità. “La verità vi farà liberi. Fake News e giornalismo di pace”, tema scelto da papa Francesco per la 52° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, è stato il titolo del seminario che, moderato da don Giuseppe Lonia, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi, è stato scandito dagli interventi dell’arcivescovo, mons. Giovanni Accolla, del direttore del Tgr Rai Morgante e del presidente della Sezione Ucsi di Messina, prof. Angelo Sindoni. A Noto Il tema dell’ incontro è stato: “Raccontare le migrazioni e i senza dimora” con l’intervento del presidente provinciale Ucsi Siracus Salvatore Di Salvo, consigliere nazionale Ucsi, la giornata suggella la festa di San Francesco di Sales patrono dei Giornalisti, perché è proprio nel racconto compassionevole degli ultimi che si può leggere il mondo di oggi e superare le contraddizioni che ne imbrigliano il futuro. Nel suo saluto, il direttore del periodico “La Vita Diocesana” Pino Malandrino ha parlato delle iniziative della diocesi sul “raccontare il bene” come scelta di campo. La relazione sull’argomento
formativo è stata affidata a don Paolo Catinello, direttore dell’Uffico Migrantes di Noto. L’appuntamento è stato arricchito con la testimonianza di P. Roberto, originario del C ongo che ha parlato dello sfruttamento africano delle multinazionali e dei
continui rapimenti di confratelli.