Un successo la presentazione del fumetto di Fabia Mustica “L’amico diverso” ambientato a Catania per dire no al bullismo

Un successo la presentazione del fumetto di Fabia Mustica “L’amico diverso” ambientato a Catania per dire no al bullismo

CATANIA – E’ stato un successo di pubblico, ieri sera, al centro culturale “San Paolo-Chiesa Sant’Orsola” in piazza Scammacca,  la presentazione dell’ultimo lavoro della scrittrice catanese Fabia Mustica dal titolo “L’amico diverso” una storia vera di cyberbullismo, edito dalla San Paolo. A presentare il lavoro di Fabia Mustica, moderato da Emilio Barbera,  che poterà il lettore attraverso le immagini del libro a fumetti nella fragilità e i rischi che si corrono in rete e la necessità di occuparsi della problematica del cyberbulismo, è stato il primo dirigente della polizia di Stato in servizio presso il compartimento polizia postale “Sicilia orientale” di Catania. Marcello La Bella, a seguire la testimonianza di Graziano Ingallina, che ha raccontato la sua storia di bullizzato. A conclusione della presentazione l’intervento e i saluti  del segretario nazionale Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Salvatore Di Salvo che ha sottolineato come a colte “le parole” uccidono i più fragili. Assente invece suo malgrado, il responsabile della redazione della sede R.A.I.  Catania Giuseppe Ardica. La conclusione è stata affidata all’autrice Fabia Mustica. “L’adolescenza, la scuola e le scoperte di ogni giorno, ma anche la discriminazione, l’odio, la paura. Sono queste le sfide che Faruq – ha detto l’autrice –  sedicenne di origini africane, deve affrontare ogni giorno nel liceo che frequenta a Catania, dove vive con la sua famiglia. Preso di mira da un gruppo di bulli, Faruq attraverserà un percorso difficilissimo, aggravato ulteriormente dall’arrivo della pandemia, in grado però di insegnargli l’accettazione di sé, l’empatia e la pietà. Dalla prefazione dell’autrice: «Spesso la diversità è quella scintilla che fa scattare tra i giovani il fenomeno del bullismo (basta un difetto fisico, anche piccolissimo, un abbigliamento non convenzionale, il colore della pelle o addirittura se sei semplicemente educato o timido). Ho deciso di collocare storicamente questo libro-fumetto nel periodo della pandemia perché ho voluto rimarcare come, di fronte a certi eventi straordinari della vita, quale la diffusione di un terribile virus, la “diversità” diventa marginale e anzi può costituire un valore aggiunto”. A conclusione l’intervento di Licia Mustica, sorella di Fabia e le domande degli studenti e docenti dell’ Istituto Comprensivo Statale Giuseppe Parini >> guidato dalla professoressa di lettere Prof.ssa Graziella Buscemi.

 

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