In rotazione radiofonica dal 25 settembre, “Vedi Me” è il nuovo singolo di Bouvet dedicato agli “invisibili”; a coloro che si sentono lontani e distaccati dai sentimenti di egoismo ed egocentrismo; a coloro che hanno aspettato o che aspettano ancora qualcuno che li riconosca.
«Credo che tutti quanti viviamo aspettando qualcuno che ci guardi e ci veda, che si accorga di noi, di chi siamo veramente e che ci apprezzi. Nella vita incontriamo un sacco di gente che posa gli occhi su di noi, ma senza notarci, e quando finalmente incontriamo qualcuno che si rende conto di chi siamo, che esistiamo, è una cosa talmente grande che porta un “non visto” come me a scrivere un brano come “Vedi Me”»
Scanzonato e diretto, Bouvet si dimostra, ancora una volta, molto abile nel rendere in musica le proprie emozioni. L’artista toscano si diverte con le rime e non rinuncia a qualche gioco di parole in un brano dalla ritmica pulsante. Il testo, invece, nel suo essere semplice e concreto risulta parimenti molto eloquente e soprattutto a portata di tutti. Chiunque, infatti, vi si può riconoscere.
La stessa cover, ideata da Bouvet e disegnata da Roberto Diatz, è una chiara esemplificazione di quanto raccontato nel brano. “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” chiosava Pirandello. E la copertina di “Vedi Me” ci ricorda, una volta per tutte, di quanto sia difficile trovarsi e riconoscersi all’interno di una società alienata e alienante in cui è più semplice perdere la propria identità che ritrovarla.
«Stasera il mondo da una festa e mi chiedevo se ti va di venirci con me
Visto che per il resto della gente sono trasparente
Ma non per te; tu mi guardi e vedi me»
Il brano è stato composto e scritto da Bouvet, arrangiato e mixato da Mirko Mangano presso MediaWave Studio (Massa) e masterizzato da Tommy Bianchi presso il White Sound Mastering Studio. I musicisti che hanno partecipato alla produzione del brano sono: Simone Pepe (batteria), Luca Lagomarsini (basso), Lorenzo D’angelo (chitarre).
ASCOLTA L’INTERVISTA A BOUVET:
BOUVET, VEDI ME|TESTO
Imbronciato e maleducato,
Sgarbato ed esagerato,
Sono l’esatto contrario di te.
Perfetta senza difetti,
O magari quelli che hai
Li tieni nascosti lontano da me
Che ho timore un po’ di tutto.
Sai la vita mi ha un po’ distrutto.
Il destino è un farabutto.
Porta un ombrello che farà brutto
Ma tu rimani e qualcosa ci inventeremo;
Però domani perché stasera il mondo da una festa
E mi chiedevo se ti va di venirci con me
Visto che per il resto della gente sono trasparente
Ma non per te; tu mi guardi e vedi me.
Tu vedi me!
Cambiato meno sbagliato,
Ma mica addomesticato,
Sono qualche passo più vicino a te
Che rallenti e mi aspetti
E ogni volta mi difendi
Da tutto e da tutti perfino da me
Che spesso mi detesto,
Cado a terra e mi calpesto.
Sulla mia faccia fa buio presto, un buio pesto
E, ad essere onesto, se vuoi scappare io ti capisco e ti lascio andare
Però domani perché stasera Il mondo da una festa
E mi chiedevo se ti va di venirci con me
Visto che per il resto della gente sono trasparente
Ma non per te; Tu mi guardi e vedi me.
Tu vedi me!
Contro tutti i pronostici e le aspettative
Anche il silenzio è diventato un posto leggero.
E tu credi così tanto in me che alla fine mi avvero.
Il mondo da una festa e mi chiedevo se ti va di venirci con me
Visto che per il resto della gente sono trasparente
Ma non per te; tu mi guardi e vedi me.
Tu vedi me!
Il mondo da una festa e mi chiedevo se ti va di non andarci con me
Visto che per il resto della gente sono trasparente
Ma non per te; tu vedi solo me.