SIRACUSA – Come era prevedibile, dopo avere dato in concessione il piazzale d’Armi del complesso del Maniace, adesso, a quanto pare, sarebbe pervenuta alla Soprintendenza di Siracusa un’ulteriore richiesta da parte del Demanio statale per concedere, sempre a privati, anche il fossato e la spiaggia che precede il complesso del Maniace che, è bene ricordare, non comprende solo la residenza federiciana, ma anche una serie di fortificazioni realizzate a partire dal Medioevo in poi. Lo dichiarano Vincenzo Vinciullo, Fabio Alota, Mauro Basile, Salvatore Castagnino e Alberto Palestro in una nota inviata alla città. Sicuramente, si vorrà fare un approdo per imbarcazioni e yacht di lusso a favore dei soliti noti e per i soliti fortunati.La cosa che è veramente insopportabile è che nel momento della protesta massima da parte della città tutta, il Demanio non solo non si ferma, ma pensa addirittura di procedere, di andare avanti come un treno in solitudine che non è in grado di frenare questa folle corsa che ha ormai intrapreso da quando ha deciso di svendere i beni del Demanio statale e della città e che lo porterà a deragliare.È chiaro che tutto ciò non può continuare!È evidente che, hanno proseguito Vinciullo, Alota, Basile, Castagnino e Palestro, ci troviamo di fronte ad un assalto alla diligenza, dove si nega perfino che è stato utilizzato il cemento, in quanto è stato utilizzato il cemento armato, per realizzare una platea di 110 metri quadrati e 20 centimetri.Di fronte a questo scempio che si sta consumando nel territorio regionale, la Regione siciliana è rimasta silente.L’Assessore dei Beni Culturali, che pure conosce benissimo il sito e i luoghi interessati, ha deciso di voltare la testa da un altro lato, insensibile al grido di dolore che arriva da tutte le associazioni e forze politiche locali, regionali e nazionali.L’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente, invece, è troppo impegnato ad inseguire piccole infrazioni nei vari comuni dell’isola e non riesce a trovare il tempo di inviare un ispettore presso il Comune di Siracusa per verificare se la Commissione Ortigia, nel concedere le autorizzazioni di legge, ha seguito il percorso previsto dalla legge o ha preferito intraprendere semplificazioni amministrative che non si addicono al luogo.Ognuno degli attori principali di questa tristissima vicenda tecnico-amministrativa-concessoria cerca di scaricare sugli altri le proprie responsabilità e il sindaco di Siracusa, Presidente della Commissione che ha rilasciato le autorizzazioni, in un’intervista a Radio Radicale ha detto di conoscere appena il progetto, ma di averlo molto apprezzato in quanto riqualifica un’area da tempo abbandonata e su cui transitavano i cingolati.Non si capisce come si possa apprezzare una cosa che non si conosce nei minimi dettagli.Ma di quali cingolati parla?I militari che hanno occupato, legittimamente, per anni, la caserma Abela mai hanno visto attraversare, sotto il loro sguardo, il piazzale d’armi da cingolati, in quanto trattavasi della Compagnia Genio della Brigata Motorizzata Aosta, con sede a Messina, che aveva solo un piccolo parco di mezzi leggeri e non quindi carrarmati.Quello che stupisce, hanno concluso Vinciullo, Alota, Basile, Castagnino e Palestro, è come, utilizzando il cemento armato, si possa pensare riqualificare il piazzale del complesso Maniace.