VITTORIA – La storia di Tom, un giovane trader che lavora in una banca londinese, raccontata durante l’attacco terroristico alle Torri Gemelle l’11 settembre 2011. Si intitola “Free fall” il miglior film corto della XXII edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, che si è concluso mercoledì a Vittoria, nell’ambito del Vittoria Peace Film Fest.
La Giuria Giovane, composta da 16 allievi dell’istituto superiore “Michelangelo Bartolo” di Pachino, ha proclamato vincitore il film corto diretto da Emmanuel Tenenbaum con la motivazione “Originale ed emozionante, il film coinvolge il pubblico, facendogli rivivere quei momenti di terrore da un punto di vista nuovo e inedito“. Premiati anche “La prospettiva del topo” (migliore sceneggiatura) per la “Strabiliante la capacità di un soggetto cinematografico che, in pochi dialoghi, in poche serrate azioni, nel racconto minuzioso paradossale tra etologia e favola, riesce a restituirci tutta la violenza del fenomeno mafia insieme a tutta la forza e la resistenza di chi la combatte” e “La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo” (migliore regia) per una “Regia leggera e intensa allo stesso tempo, esperta e creativa insieme, che coniuga la giocosità di un evento con la memoria storica di un fenomeno, la Resistenza della II guerra mondiale. Il genere documentaristico prende respiro imboccando la strada della fiction“.
Durante la serata finale è stato proiettato il lungometraggio “Argentina 1985″ di Santiago Mitre, l’ultimo film lungometraggio in concorso, poi l’omaggio a Giovanni Verga a cento anni dalla morte (era presente la pronipote Carla Verga) con la proiezione di “Santagata” di Roland Sejko con le immagini dell’Archivio Luce accompagnate per l’occasione da brani di scritti da Verga e recitati dall’attrice Elisa Di Dio.
“La manifestazione che quest’anno si è sviluppata nell’arco di 5 giorni – ha dichiarato Nello Correale, ideatore e direttore artistico – con proiezioni di film corti, lunghi e documentari accompagnati da incontri a Catania, Pachino e Vittoria, è stata l’occasione per consolidare il rapporto tra il Festival del Cinema di Frontiera e il suo pubblico che lo segue da molti anni. L’ augurio, condiviso da tutti, è quello di rivedersi nell’estate 2023 a Marzamemi“.