LUCE, NON SCIE LUMINOSE.

LUCE, NON SCIE LUMINOSE.

“Mi piace la gente viva, quella che emana luce dagli occhi. Quella che trasmette emozioni e, seppur tramite social, arrivano. Tu sei una di quelle persone accese, vive. Una persona a cui piace vivere e questo è un aspetto di te che apprezzo molto”.

Generalmente quando finisco d’allenarmi sono sempre molto carica. Sopratutto se mi rendo conto di aver dato più di quello che avrei potuto. Ieri era una di quelle giornate. Ad alimentare, ulteriormente, la mia energia e il mio BenEssere (principalmente psicologico!), è stato un messaggio, precisamente un audio. 

Il contenuto del messaggio è quello che hai già letto in alto. Ma ti dirò che c’è molto di più, e sai perchè? 

Perchè, spesso, accade che alcune parole, alcune frasi te le porti dietro per l’intera giornata. E con quel messaggio, nella sua semplicità, è stato così. E lo è stato non per il complimento in se, ma perchè il mio non risparmiarmi mai dinnanzi a nessun tipo di situazione e relazione. Il mio non dover giustificare sempre tutto a tutti. Il mio non dover nascondere quello che sono, dentro quello che ho (per dirla alla Vasco), mi rende più libera di quanto potessi immaginare.

Ovvio accade, anche, che sento la necessità di proteggermi perchè sento mancare quel senso di libertà. Sento un po’ spegnere quella luce e quei modi di fare travolgenti in tutto e per tutto. Sento di dover proteggermi da ciò che non dipende da me.

Capita a tutti, no? Io, credo ancheche dopo i vari lockdown, le nostre emozioni si siano talmente tanto amplificate, sia le positive sia le negative, che ancora oggi facciamo fatica a percepirle. O meglio, facciamo fatica a farle nostre tanto da sfilarcele di dosso, dal nostro io,  come fossero un abito scomodo.

Nessuno ci costringe a nulla, sia chiaro. Così, per lo meno, dovrebbe essere. Perchè lo si sa, quando ci sono delle costrizioni, delle privazioni, alla lunga nulla regge…come vorremmo sopratutto. Ecco allora che si muore dentro.

Ecco allora che succede di incappare in quelle persone che non sentono più dentro quel fervore, quella passione, quel fuoco che arde in ogni pensiero e in quelle movenze che sono prive di trasporto.  

Ti capita perché spesso le persone ti capitano punto. Tu cosa fai allora?

Stai lì e le osservi ? Provi ad aiutarle? Le allontani?

Qualsiasi atteggiamento avrai, probabilmente, non verrà apprezzato, non verrà considerato. O addirittura potrebbe infastidirle. Tu, ricordati sempre che meriti di più.

Meriti di vivere in BenEssere con te stesso e poi, con chi ti sta accanto, e soltanto quando quella sensazione di benessere sarà reciproca, in balance e priva di egoismo allora tutto funzionerà. 

Meriti di più perchè, ognuno di noi, a modo suo, con i pro e contro dei nostri caratterini, merita di star bene e di essere sempre accesso.

Scrivo questo perché in un solo giorno ho sentito due amiche, soffrire e star male per le rispettive situazioni sentimentali. Ormai passate sì, ma comunque, in qualche modo, sempre presenti.

Mi hanno raccontato di gente, probabilmente, morta dentro e non per trascorsi tristi e difficili, ma perchè avida e priva di sentimenti. Di gente che non riesce ad amare, a donare, a dare il giusto peso alle persone. Di gente disonesta e poco sincera con se stessa. Con la sola voglia di giocare, piuttosto che mettersi in gioco.

Spesso succede per passività o, per quell’atteggiamento figlio di personalità narcisistiche (talvolta non riconosciute) cha fanno male. Che ti spengono totalmente fino a farti morire. 

Da donna mi ha fatto male sentire quanto raccontato. Ho fatto subito un confronto con l’audio che era stato mandato a me al mattino. L’opposto.

Percepivo nelle parole di quelle due donne, la delusione, la rabbia, ma al contempo la voglia e la forza incondizionata di voler tornare a VIVERE. Il desiderio di voler ripartire da loro, dai loro sorrisi e dal loro essere donna, mamma e femmina allo stesso tempo.

In quel momento mi sono riaccesa, perchè sapevo che era così anche per loro. Ecco la bellezza della vita. Indipendentemente dall’essere donna. Non è una questione di genere. Assolutamente.

Io Veronica, non sono nessuno non posso giudicare e tanto meno mi piace farlo.

Nessun pezzo autoelebrativo, anche perchè non c’è nulla da compiacersi nel vivere appieno ogni istante (momenti di sclero annessi, perchè fidati, ci sono…eccome se ci sono!) della propria vita con la voglia di mordere il mondo sempre…delle volte anche dalla rabbia.

Ricordati, ancora una volta una cosa: Tu, io, chiunque ha il diritto di brillare. Per farlo non abbiamo necessità di grand cose; così come non è, fondamentale, avere al proprio fianco qualcuno.

Nulla va trascurato, corpo e mente camminano per mano, l’uno è inscindibile per l’altro (un po’ come soggetto/oggetto) perchè se tralasci o, concedi più attenzioni all’uno, rispetto all’altro, si rompe quell’equilibrio tanto decantato…e di te non rimarrà neppure una scia luminosa.

 

Se c’è luce nell’anima, ci sarà bellezza nella persona. Se c’è bellezza nella persona ci sarà armonia in casa, o ovunque essa sia!

 

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