PALERMO – 93 persone controllate, 16 località sensibili ispezionate, 30 operatori Polfer impegnati, 1050 kg di rame recuperato: è il bilancio dell’undicesima giornata dell’anno denominata operazione “Oro Rosso” dedicata, a livello nazionale, al contrasto del fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.
La Polizia ferroviaria della Sicilia ha svolto i controlli su strada, lungo linea e in 12 centri di raccolta e trattamento di rifiuti speciali e metallici dislocati, verificando il possesso delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività ed al trattamento dei materiali nonché il rispetto delle normative ambientali e la tracciabilità dei materiali trattati.
A Catania, gli agenti hanno sequestrato, ad una locale ditta che si occupa della trattazione dei metalli, oltre 1 tonnellata di rame di dubbia provenienza, in parte già sguainato, bruciato e sminuzzato di cui
circa 250 kg sono stati riconosciuti come materiale in uso alla Telecom.
I controlli hanno evidenziato che la ditta non aveva né le necessarie autorizzazioni alla lavorazione dei metalli, né la documentazione per risalire alla tracciabilità del materiale. A seguito degli esiti degli accertamenti, i poliziotti hanno denunciato la rappresentante legale della ditta per i reati di attività di gestione e combustione illecita dei rifiuti e ricettazione.
Un uomo, di origini ghanesi, addetto alla movimentazione dei metalli, è stato invece deferito all’Autorità Giudiziaria per segnalazioni pregresse inerenti la contraffazione di documenti per il rilascio del permesso di soggiorno che, nella circostanza, gli è stato ritirato.